Mario Favini
Lago Maggiore
3-5 settembre 2022
1.000 km non stop!
Se sei in questa pagina è perchè, forse, mi conosci. Ti ringrazio in anticipo e ti chiedo di leggere fino in fondo. La parte importante (e davvero lo è) si trova nelle ultime 5 righe.
In bici ci vado da sempre, ma solo 8 anni fa ho iniziato seriamente ad allenarmi. Il merito è stato di Silvia, compagna nella vita e nello sport, che nel 2014 ha avuto la bella idea di comprare due bici da corsa.
Quasi subito ho scoperto l’Ultracycling, seguendo la Race Across Italy (RAI) del 2015, e proprio la RAI è diventata il mio pensiero fisso, il mio obiettivo a lungo termine.
Il ciclismo estremo mi ha folgorato immediatamente, ma non avevo né le gambe né il tempo necessario per pensare di preparare gare del genere. Così ho ripiegato sulle granfondo, concludendone una quarantina con qualche discreto piazzamento.
Nel 2019, complice un drastico e positivo cambiamento di lavoro, non ho avuto un attimo di esitazione e ho iniziato ad allenarmi per le lunghe distanze.
Il mio battesimo del fuoco è stato alla Dolomitica 380 del 2020: un vero e proprio rito di passaggio per me, 20 ore tra le più intense che ho vissuto concluse, ciliegina sulla torta, con un quarto posto tra i Self Supported.
In quell'anno sono anche arrivato secondo ai Campionati Europei 12 Ore del Montello e ai 300 km dell’UltrApuane Experience. Tutti piazzamenti inaspettati e soprattutto esperienze uniche.
Nel 2021, finalmente, è arrivato il momento della gara attendevo da anni: in 38 ore ho completato i 790 km della Race Across Italy. Una soddisfazione enorme che mi ha dato la spinta per cercare di fare ancora meglio, e la grinta per per chiudere sul podio la Romagna Ultra Race e l'UltrApuane, entrambe da 600km.
Dopo il ritiro alla Race Across Italy 2022 sono tornato al Montello, questa volta per la 24 Ore, che ho chiuso al secondo posto, mentre a luglio, ho affrontato l'Ultracycling Dolomitica, la più dura gara al mondo per rapporto tra distanza e dislivello: quasi 700 km e 17000m di dislivello tutti d'un fiato, conclusi in 44 ore che resteranno per sempre tra i miei ricordi più belli.
E quindi, se la mia strada è quella dell'agonismo con ottimi piazzamenti, perché ho deciso di aprire questa raccolta fondi?
Per parecchi anni (e molti kilometri) ho pedalato per me stesso. Per sfidare i miei limiti e soprattutto per combattere i miei demoni.
L'Ultracycling mi ha cambiato profondamente: sono diventato una persona più sicura di me, più serena, una persona migliore.
Ho realizzato il mio sogno, concludere la Race Across Italy, e ho fatto anche di più.
ORA E' ARRIVATO IL MOMENTO DI PENSARE AGLI ALTRI, A CHI HA VISTO I PROPRIO SOGNI INFRANGERSI, A CHI HA BISOGNO DI RICOMINCIARE A SOGNARE.
Con gli amici di www.oltrelacurva.com organizziamo iniziative sportive solidali per aiutare i pazienti oncologici domiciliari.
Sono arrivato qui dopo tanti, tanti chilometri.
Speriamo di non averne bisogno, se un giorno ne avessi bisogno, sarei felice se qualcuno mi potesse dare una mano.
Ora tocca a me darla.
Mi aiuti?
GRAZIE!
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